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Stein, Heinrich Friedrich Karl von.

Uomo politico prussiano. Appartenente a una famiglia dell'alta aristocrazia, nel 1780 entrò al servizio dello Stato prussiano dove, dopo una brillante carriera amministrativa (nel 1788 era stato nominato direttore del demanio di Hamm e nel 1796 presidente superiore del demanio della Vestfalia), passò alla politica attiva, assumendo dapprima il ministero delle Dogane, manifatture e commercio, poi quello delle Finanze (1804-07). Conservatore illuminato, convinto della necessità di battere la rivoluzione sul suo stesso terreno, promuovendo cioè vaste riforme e un profondo rinnovamento sociale e amministrativo delle vecchie strutture, incontrò dure opposizioni e nel 1807 fu allontanato dal Governo in quanto esponente della corrente favorevole alla guerra contro la Francia. Richiamato dopo la firma del Trattato di Tilsit (luglio 1807), procedette a una radicale riorganizzazione dello Stato prussiano volta, da un lato, alla riscossa militare e, dall'altro, all'efficienza interna, tenendo conto delle riforme promosse dalla Rivoluzione francese e dal costituzionalismo inglese. Riformò l'apparato governativo, promosse l'abolizione della servitù della gleba (ottobre 1807) e operò un largo decentramento amministrativo, inteso a ridare ampia autonomia alle città. Esautorato nel 1808 in seguito alle pressioni del Governo francese venuto a conoscenza dei suoi progetti di sollevazione popolare nella Germania settentrionale, di concerto con Gran Bretagna e Austria, fu costretto a rifugiarsi in Boemia e in Moravia e successivamente in Russia (1812), su invito dello zar Alessandro I, di cui divenne consigliere. Dopo la disastrosa spedizione di Napoleone in Russia, fece ritorno in Germania, dove si schierò con la coalizione antinapoleonica. Dopo Waterloo (1815) chiese alla Francia la restituzione dell'Alsazia e al Congresso di Vienna, dove era stato mandato come inviato di Alessandro I, fu fervente sostenitore di una Germania unita e centralizzata. Deluso dai risultati del Congresso, si ritirò a vita privata in Vestfalia e si dedicò completamente agli studi storici. Tra il 1818 e il 1820 fondò a Francoforte la Società per l'incoraggiamento delle ricerche storiche e nel 1826 pubblicò il primo volume dei Monumenta Germaniae Historica (Nassau 1757 - Kappenberg, Vestfalia 1831).